ragazza mangia mela

Occhio alla comunicazione scritta passivo-aggressiva!

La comunicazione scritta passivo-aggressiva è subdola e può nascondersi dietro frasi e parole apparentemente eleganti e assertive: è la mela avvelenata, lucida e presentata con naturalezza. Per difenderti e fermare questo tipo di attacchi è necessario tu riesca a riconoscerli tra le righe.

Cosa si intende per “passivo-aggressivo”

Ho deciso di scriverti qui una definizione di “passivo-aggressivo” non accademica (quella la puoi trovare online con una ricerca veloce) di modo che sia per te più semplice iniziare a riconoscere questo tipo di atteggiamento comunicativo e relazionale. Una persona si rivolge a te in modo passivo-aggressivo quando sembra mettersi in una posizione di umiltà, disponibilità, generosità oppure sembra apprezzarti, ma qualcosa non ti torna. A pelle percepisci che sta facendo la vittima e al contempo ti sta accusando di qualcosa. Non ti attacca in modo esplicito, ma lo senti: qualcosa stride. L’esempio più frequente che mi capita di leggere online è:”Che invidia, sei bellissima! Manca solo un po’ di trucco!”

Questo non è un complimento.

Qualche altro esempio tratto da storie vere

  • Appena posso ti preparo la lettera di dimissioni: penso vivremo tutti meglio [emoji cuoricino rosso]
  • Mi dispiace per il vostro lutto, ma adesso sono costretta a farvi pagare comunque la seduta.
  • Non ti voglio mettere dubbi, se ti piaci ok, ma non è poi così elegante.
  • Non posso più permettermi di investire in iniziative che non vi interessano [emoji a cuoricino]
  • Conosco l’azienda: sono carissimi amici. Sanno assicurarsi sempre ciò che vogliono.

Osserva la comunicazione passivo-aggressiva degli esempi sopra

Tutti i messaggi sopra sono tratti da comunicazioni scritte di professionisti e professioniste che, anche non intenzionalmente, si sono trovati/e a relazionarsi con una struttura passivo-aggressiva. Osserva la componente passivo-aggressiva di ciascun messaggio (in grassetto):

Appena posso ti preparo la lettera di dimissioni: penso vivremo tutti meglio [emoji cuoricino rosso]

Mi dispiace per il vostro lutto, ma adesso sono costretta a farvi pagare comunque la seduta.

Non ti voglio mettere dubbi, se ti piaci ok, ma non è poi così elegante.

Non posso più permettermi di investire in iniziative che non vi interessano [emoji a cuoricino]

Conosco l’azienda: sono carissimi amici. Sanno assicurarsi sempre ciò che vogliono.

Passivo-aggressivo è il tratto comunicativo dubbio

In tutti gli esempi, la componente passivo-agressiva è quella che confonde e suscita il dubbio di non aver colto bene il tono del discorso. Si tratta di un passaggio comunicativo che non ti fa capire bene se la persona sia dalla tua parte oppure no.

Quando trovi un’emoji come il cuoricino rosso dopo una frase aggressiva, puoi dubitare di aver compreso il tono del messaggio e, forse, potresti addirittura sentirti in colpa. Nella seconda frase, la professionista sembra empatizzare per il lutto e poi si trasforma in vittima, costretta suo malgrado a farti pagare. Nel terzo esempio la consulente di immagine manipola la percezione della cliente, simulando rispetto per i suoi gusti e poi attaccando. L’ultimo esempio è molto confondente: il professionista pare stimare i titolari dell’azienda e poi butta lì un giudizio che tocca il piano etico e morale.

Occhio a chi comunica così!

Questo tipo di comunicazioni narrano di un rapporto asimmetrico: chi le usa ha un bisogno consapevole o inconsapevole di prevaricare. Qualora si trattasse di persone con cui collabori per lavoro o che fanno parte della tua vita extralavorativa, stai in guardia per mantenere il rapporto bilanciato ed equo; prova a far loro notare lo stile comunicativo e, se la situazione non cambia, valuta di mettere le distanze tra te e queste persone.

Il comportamento passivo-aggressivo, infatti, alla lunga è svalutante, usurante, estenuante e mina seriamente la fiducia in te.

E se sei tu a comunicare in modo passivo-aggressivo?

Se leggendo questo articolo hai pensato che, caspita, proprio la tua comunicazione tende al passivo-aggressivo, sei già a cavallo! Ora che lo hai notato, potrai modificare il modo in cui comunichi e, se ti servirà una mano, scrivimi e creiamo una consulenza personalizzata per te! L’indirizzo è questo: ciao@scriviciochevivi.it

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Ciao!

Sono Francesca, copywriter e ghostwriter della comunicazione quotidiana. Mi piacciono i profumi artistici, divoro libri e la musica mi calma. Qui ti racconto il Copywriting Relazionale: come scrivere messaggi, e-mail, post, solleciti, documenti ufficiali e altre comunicazioni senza stress, fraintendimenti e perdite di tempo.  

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